Ma che freddo fa!

Un’artista amata da molti e da molto tempo… Nada Malanima

Si sa che a volte ci si innamora di una lingua straniera anche attraverso le sue canzoni e la sua musica… è un modo molto motivante di approcciare una cultura per noi altra.

In questa UDD, pensata per il livello B2, da svolgersi in circa due ore, ti presentiamo una cantante che più generazioni di italiani hanno imparato ad apprezzare e un approfondimento sul Festival di Sanremo, tra i più famosi festival della canzone popolare nel mondo.

Insieme ad alcune attività di comprensione orale del lessico utilizzato, imparerai a conoscere le caratteristiche del pronome relativo “che” e a saperlo usare.

Successivamente un’attività di focalizzazione culturale, introdotta da un breve testo, ti permetterà di scoprire qualcosa di nuovo a proposito della storia del Festival di Sanremo.

++ gli altri obiettivi, durata ecc.

 

Nel video Nada Malanima canta la celebre canzone Ma che freddo fa. La performance è quella del 1969 al Festival di Sanremo. Ascolta e rispondi.

 

Verifica la comprensione orale

Ascolta le registrazioni: ti informano sul personaggio di Nada Malanima e sulla sua vita. Esegui le attività di comprensione proposte.

Focalizzazione grammaticale



Ora rispondi alle seguenti domande










Focalizzazione culturale: qualche notizia sul Festival di Sanremo

Il Festival della canzone italiana, conosciuto anche come il Festival di Sanremo (IM), è un festival musicale che si tiene ogni anno in Italia, a partire dal 1951. Nacque per incrementare il turismo della costiera ligure durante la stagione primaverile e divenne un evento così atteso tale da diventare un prodotto nazional-popolare. All’inizio, però, era tutto molto diverso: la prima edizione si tenne nel Salone delle feste del Casinò Municipale di Sanremo dove il pubblico cenava, seduto intorno ai tavolini, mentre i cantanti si esibivano. In quegli anni l’Italia era divisa dalla Guerra Fredda e dalle tensioni politiche interne. Il Festival riuscì a mettere d’accordo gli italiani. La canzone che vinse per prima fu Grazie dei fiori, cantata da Nilla Pizzi.

Una straordinaria stagione si aprì a partire dal 1958 quando Domenico Modugno intonò una delle melodie più celebri della storia della canzone italiana, cioè Nel blu dipinto di blu, che divenne in quegli anni il sottofondo musicale del boom economico italiano. Nel 1961 un giovane Adriano Celentano, al grido di 24000 baci, introdusse il rock’n’roll sul palco di Sanremo. Gli anni ’60 entrarono prepotentemente nella storia: sempre nel 1961 Mina cantò le Mille bolle blu, e fecero le prime comparse i giovani Little Tony, Lucio Dalla e Luigi Tenco. Proprio quest’ultimo andò a Sanremo con la sua canzone Ciao amore, ciao; ma l’esperienza fu tragica: dopo l’eliminazione Tenco si suicidò in una camera d’hotel a Sanremo.

Negli anni ‘70 la sede cambiò e si scelse il Teatro Ariston, usato ancora oggi. Capolavori di questi anni furono Gianna di Rino Gaetano e Un’emozione da poco di Anna Oxa. Nel corso degli anni ’80 il Festival fu il trampolino di lancio per una generazione di cantanti: è il caso di Eros Ramazzotti, Vasco Rossi, Jovanotti, Fiorella Mannoia e Zucchero. Anche negli anni ’90 si continuò con la volontà di svecchiare la canzone italiana: emersero nuovi cantanti tra cui Laura Pausini, Biagio Antonacci e Giorgia. Sanremo si affermò sempre più nei primi anni del Duemila come palcoscenico dove lanciare giovani artisti come Dolcenera, Arisa, Francesco Renga, Simone Cristicchi, e recentemente Francesco Gabbani (con il brano Occidentalis Karma), Mahmood (con Soldi), Achille Lauro (Me ne frego) e Diodato (quest’ultimo vincitore della settantesima edizione del febbraio 2020 con il suo pezzo Fai rumore).

Però, bisogna ricordare che, nonostante i cambiamenti nella musica popolare italiana, le vecchie canzoni sono ancora conosciute e amate da tutti; quelle di Nada sono un esempio!

 

 

Uscita comunicativa

produzione scritta (oppure orale)